Commercio estero
dell'Emilia-Romagna
Commercio estero
dell'Emilia-Romagna
La filiera della meccanica, con 32.645 milioni di euro di export (pari al 53,4% del totale), si conferma la più importante filiera produttiva dell’Emilia-Romagna. Seguono la filiera agroalimentare (con 9.588 milioni di euro di export, pari al 15,7%, nella versione più estesa, che comprende anche l’export di tabacco, agrofarmaci e macchine per l’agricoltura; con 6.862 milioni di euro nella versione ristretta, pari all’11,2%), la filiera della Moda (con 6.260 milioni di euro, il 10,2%). Tra le altre filiere caratteristiche dell’economia regionale, si segnalano anche quella delle Costruzioni e abitare (5.287 milioni di euro, 8,6%) e la filiera della Salute e benessere (3.575 milioni di euro, 5,8%).
Sono due le filiere regionali che, nonostante la crisi economica causata dalla pandemia, sono riuscite ad incrementare il flusso esportazioni nel corso del 2020.
Si tratta della filiera della Salute, il cui export regionale è cresciuto di 248 milioni di euro rispetto al 2019 (+7,5%), e quella Agroalimentare allargata, che ha aumentato le vendite di 275 milioni di euro (+2,9%). La pandemia, invece, ha penalizzato maggiormente la performance della filiera regionale della Moda, che ha visto ridursi di 1.399 milioni di euro le vendite nel corso del 2020 (-18,3%), e quella Meccanica (4.098 milioni di export in meno, pari al -11,2%). In contrazione, infine, anche le esportazioni della filiera delle Costruzioni (-237 milioni di euro, -4,3%).