Commercio estero
dell'Emilia-Romagna
Commercio estero
dell'Emilia-Romagna
Nel corso del 2020 l’Emilia-Romagna ha esportato 61.148 milioni di euro di beni e servizi (a valori correnti), in calo dell’8,2% rispetto al 2019 (-5.473 milioni di euro), in linea con il calo del Nord Est (-8,2%) e meglio di quanto registrato a livello nazionale (-9,7%). Negativa la dinamica anche per quanto riguarda il Nord Ovest (-10,8%), il Centro (-8,5%), il Meridione (-6,4%) e le Isole (-30,4%). A livello regionale il Veneto fa segnare una contrazione dell’export di pari entità (-8,2%), mentre fanno peggio Lombardia (-10,6%), Piemonte (-12,7%) e Lazio (-10,0%). Leggermente meno intensi i cali di Friuli-Venezia Giulia (-7,9%) e Toscana (-6,2%).
Nel corso dell'anno l’Emilia-Romagna ha importato beni e servizi per un valore pari a 33.642 milioni di euro (a valori correnti) – corrispondenti ad una quota del 9,1% dell’import italiano - in contrazione del -8,7% rispetto al 2019, valore più contenuto della media italiana (-12,8%).
Con 27.506 milioni di euro (valori correnti), l’Emilia-Romagna si conferma prima regione italiana per saldo commerciale, seguita da Veneto (+18.335 milioni di euro), Piemonte (+13.104 milioni di euro) e Toscana (+12.608 milioni di euro).
Nonostante la dinamica annuale negativa, considerando l’export complessivo, l’Emilia-Romagna ha consolidato il suo secondo posto a livello nazionale, con una quota di export pari al 14,1% del totale italiano (in crescita rispetto al 13,9% rilevato nel 2019), dietro al 26,3% della Lombardia e davanti al 13,8% del Veneto.
I flussi commerciali confermano il primato regionale per quanto riguarda l’export per residente, che a livello annuale ha raggiunto in Emilia-Romagna il valore di 13.698 euro, a valori correnti, ben al di sopra sia del Veneto (seconda regione, con 12.259 euro per residente), sia della Lombardia (quarta regione, con 11.371 euro) e pari a quasi il doppio del valore medio a livello nazionale (7.269 euro).